Endodonzia
L' endodonzia è la branca che si occupa del trattamento degli elementi dentari in cui carie o traumi vanno ad interessare la polpa dentale.
La polpa è il tessuto molle che si trova all'interno del dente e delle radici, indispensabile per la sua vitalità e la sua salute, in quanto porta sangue, ossigeno e nutrimento al dente attraverso i vasi.
Carie molto profonde o traumi possono coinvolgere la polpa dentale causando un'infiammazione che prende il nome di pulpite. Quando ciò accade se non si interviene tempestivamente la pulpite può evolvere in una condizione irreversibile per cui l'unico trattamento possibile per salvare e quindi mantenere l'elemento è la terapia canalare, più comunemente conosciuta con il termine di devitalizzazione.
La procedura consiste nell' asportazione della polpa e nel successivo riempimento dei canali radicolari mediante un un materiale flessibile e isolante di origine naturale chiamato Guttaperca.
In linea di massima la terapia canalare viene eseguita in una o due sedute ma i tempi possono variare in relazione a diversi fattori come:
- Numero di radici dell'elemento da trattare
- forma delle radici
- grado di distruzione dell'elemento dentario
- collaborazione del paziente
La terapia canalare si esegue isolando il dente con diga di gomma che consente al dentista di avere una migliore visibilità e al contempo protegge il paziente dall'ingestione di strumenti o disinfettanti usati durante il trattamento. Possiamo riassumere la procedura suddividendola in 3 fasi:
Accesso
Nella prima fase, sotto anestesia, si va a rimuovere in primis il tessuto cariato (se presente) e successivamente si disegna una cavità che permette di accedere agli imbocchi dei canali all'interno dei quali scorrono i vasi e i nervi.
Detersione e Sagomatura dei canali
Utilizzando degli strumenti rotanti e manuali si esegue la rimozione del tessuto infetto dall'interno delle radici che vengono poi lievemente slargate per permettere la successiva otturazione degli stessi mediante guttaperca.
Otturazione dei canali
I canali vengono sigillati mediante tecnica a caldo con una gomma di origine naturale chiamata Guttaperca. Scopo essenziale di questa fase è ottenere un sigillo completo e tridimensionale delle radici per tutta la loro lunghezza.
FAQ
Cos'è la pulpite?
La pulpite è un'infiammazione della polpa, il tessuto molle che si trova all'interno del dente e delle radici, indispensabile per la sua vitalità e la sua salute, in quanto porta sangue, ossigeno e nutrimento al dente attraverso i vasi.
Pulpite reversibile o irreversibile: qual è la differenza?
Nella pulpite reversibile il dolore si accentua quando il dente è sottoposto a uno stimolo esterno come un alimento troppo freddo o zuccherato, ma scompare all’istante non appena questo viene eliminato. La pulpite irreversibile invece, è caratterizzata da una sintomatologia dolorosa che non cessa una volta rimosso lo stimolo ma dura ancora per diversi minuti. In alcuni casi può verificarsi anche spontaneamente e il paziente fatica a localizzare il dente che causa dolore confondendo addirittura l’arcata mandibolare e quella mascellare. In particolare la posizione supina, che apporta più sangue alla zona interessata, accentua il dolore e il paziente spesso riferisce di aver avuto difficoltà a dormire.
In cosa consiste la terapia canalare?
La procedura consiste nell' asportazione della polpa usando strumenti meccanici e manuali e nel successivo riempimento dei canali radicolari mediante un un materiale flessibile e isolante di origine naturale chiamato Guttaperca.
Come viene ricostruito il dente dopo la devitalizzazione?
Dopo la terapia canalare, il dente trattato verrà ricostruito utilizzando una resina che in campo odontoiatrico è conosciuta come composito. In presenza di elementi dentari particolarmente distrutti inoltre si utilizzano dei perni in fibra di vetro che conferiscono maggior ritenzione al restauro. Tuttavia la sola ricostruzione spesso non è sufficiente a garantire una lunga vita al dente devitalizzato, per questo motivo si consiglia quasi sempre di protesizzare gli elementi trattati endodonticamente.
Perchè il dente devitalizzato necessita di protesizzazione?
Il dente devitalizzato non ricevendo più nutrimento dai vasi va incontro ad un graduale deterioramento che determina un inevitabile indebolimento della sua struttura. Con il passare del tempo pertanto un dente devitalizzato sarà più facilmente soggetto a fratture che, se sfavorevoli, porteranno all'estrazione dell'elemento.
In che modo viene protesizzato il dente devitalizzato?
La scelta del resturo protesico da applicare si basa sul tipo di dente e sul grado di distruzione dello stesso. Si va dai restauri parziali, chiamati intarsi ai restauri che coprono integralmente il dente che sono comunemente conosciute come corone (o capsule). Una volta analizzato il tuo caso ti consiglieremo il restauro che da applicare.